La logistica just in time (JIT) è un modello di gestione delle scorte che mira a ridurre al minimo i costi di stoccaggio e gli sprechi. Il concetto base è semplice: le aziende producono o riforniscono solo in risposta alla domanda effettiva del mercato, evitando di accumulare scorte eccessive. In questo modo si ottimizzano i processi produttivi e si riducono i costi operativi.
Prima di entrare nel centro del discorso del modello just in time nella logistica, facciamo una breve introduzione su quanto accaduto dal 2020 ad oggi.
Gli Stati europei e non solo hanno abbandonato il rigore dei conti e si sono indebitati per tenere in piedi l’economia durante la pandemia. Le merci e le materie prime hanno smesso di circolare rapidamente. Il commercio al dettaglio si è trasformato riducendo notevolmente il numero degli operatori sul mercato. Aggiungiamo la guerra in Ucraina, le sanzioni alla Russia, la chiusura dei porti sul mar Nero per le esportazioni dei cereali, i lockdown in Cina e il crollo dei raccolti in India per la siccità…
Siamo insomma di fronte ad un periodo di forte crisi, complesso da interpretare. L’inflazione corre, spinta dalla speculazione e dalla mancanza di materie prime. Tra gli addetti ai lavori c’è un diffuso sentimento di grande preoccupazione.
Tutto ciò che conseguenze ha nel settore della logistica? Dopo trent’anni che si parla di “sviluppare il just in time nella logistica”, questo modello può essere attuabile nel 2024?
Nel contesto globale odierno, il modello JIT deve affrontare diverse sfide. Pandemia, guerre, crisi economiche e problemi climatici hanno evidenziato le vulnerabilità di un sistema così snello e dipendente da forniture puntuali. Ecco alcune problematiche da considerare:
Nel 2024, molte aziende stanno valutando se il modello just in time sia ancora sostenibile o se sia meglio passare a un modello just in case, che prevede una maggiore disponibilità di scorte per far fronte a eventuali emergenze.
Quale dei due modelli, logistica just in time o just in case, oggi può, se non dimostrarsi vincente, per lo meno il migliore per la situazione attuale? Non esiste una risposta univoca, soprattutto in una situazione di tale complessità globale.
Perché se è vero che è ormai molto difficile fare previsioni attendibili e programmazioni, è anche vero che un’azienda che funziona ha delle procedure consolidate che continua a monitorare, quindi continua nei processi di ottimizzazione dei flussi (cioè avere tutto al momento giusto, in modo da vendere) che poi sono quelli che generano la maggior parte dei savings in una logistica. In tale situazione è quindi possibile fornire consigli, da non prendere come ricette ever green, per iniziare a superare le difficoltà di questo periodo.
Per prima cosa è fondamentale intraprendere un percorso per ridurre la dipendenza da Paesi a rischio sanzioni, lockdown o con problematiche sociopolitiche. Un secondo passaggio è quello di cercare di avvicinare il più possibile i propri fornitori, al fine di ridurre le problematiche, le possibili complicanze nonché i costi legati ai trasporti. In terza battuta è importante conoscere bene la situazione della propria realtà, sapere esattamente quali criticità e punti di forza ci sono e che peso hanno.
Quest’ultimo aspetto è forse il più importante, o, per lo meno, quello che più dipende dalle nostre azioni e non da congiunture e contesti più grandi di noi. Ma un’analisi non si improvvisa ed è quindi indispensabile affidarsi a professionisti della logistica. Di Massa srl, ha il know how, la professionalità e le competenze per l’analisi accorata dell’azienda del cliente ed è quindi un partner fondamentale per non commettere, o non ripetere, errori evitabili anche in situazioni straordinarie o di emergenza.
Molti esperti sostengono che il futuro della logistica sarà un equilibrio tra just in time e just in case. Adottare un approccio misto può offrire alle aziende una maggiore flessibilità, garantendo scorte sufficienti per evitare interruzioni senza compromettere l’efficienza operativa.
Per ottimizzare il modello just in time nel contesto attuale, è fondamentale prendere alcune precauzioni:
1. La logistica just in time è ancora valida nel 2024?
Sì, ma deve essere adattata alle nuove sfide globali. L’uso della tecnologia e la diversificazione dei fornitori sono essenziali per mantenere il modello JIT efficiente.
2. Quali sono i principali vantaggi della logistica just in time?
I principali vantaggi includono la riduzione dei costi di stoccaggio, la minimizzazione degli sprechi e la capacità di rispondere rapidamente alla domanda del mercato.
3. Qual è la differenza tra just in time e just in case?
Il just in time riduce al minimo le scorte e si basa sulla domanda attuale, mentre il just in case prevede la conservazione di maggiori scorte per fronteggiare eventi imprevisti.
4. Come può la mia azienda implementare una logistica just in time efficace nel 2024?
Con una buona pianificazione, strumenti tecnologici avanzati e una rete di fornitori diversificata e vicina, la tua azienda può trarre il massimo dai vantaggi del modello JIT.
Nel 2024, il modello di logistica just in time rimane una strategia potente per ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza operativa. Tuttavia, è fondamentale adottare misure per ridurre i rischi legati a interruzioni nella supply chain. Un mix ben bilanciato tra just in time e just in case potrebbe essere la soluzione migliore per affrontare le sfide globali del nostro tempo.
Il bravo consulente sa analizzare in modo appropriato e personalizzato i corretti flussi di movimentazione del magazzino, al fine di evitare crisi di approvvigionamento, ma va convocato prima dell’emergenza: l’idraulico che controlla le tubature dopo la rottura non può prevenire un allagamento. La parola chiave oggi è: logistica di prossimità, ovvero uno strumento indispensabile per dotarsi di tutti gli strumenti adatti per prevenire le crisi e non farsi travolgere dagli eventi che pervadono il mercato globale. E questo un buon consulente lo sa.
Ecco perché Di Massa srl, nel suo servizio al cliente, sa mettere in campo un’analisi complessa delle risorse della azienda, grazie ad un’accurata analisi dei flussi con i fornitori, che, ricordando i principi della lean production, non dovrebbero essere più distanti di 200 chilometri. Il bravo consulente propone una seria campagna di pianificazione che includa anche l’uso di software appositamente creati per la pianificazione delle movimentazioni.
La tecnologia, nello specifico i sistemi di tracciamento in tempo reale della propria supply chain, è ormai indispensabile per avere l’esatta fotografia della propria disponibilità dei prodotti, dell’inventario e dello stato degli ordini dei fornitori di un’azienda e questo migliora le capacità organizzative e aiuta ad affrontare gli imprevisti, siano essi pandemie, guerre o catastrofi naturali oggi sempre più frequenti in un clima di surriscaldamento globale.